Antifurto e bonus sicurezza 2022: come risparmiare il 50% delle spese per gli impianti di allarme
Tornano ad aumentare i furti in casa dopo il momentaneo miglioramento dovuto, quasi esclusivamente, al periodo di lockdown. Ladri e rapinatori riprendono le loro attività criminali a pieno ritmo e ritorna per gli italiani il timore di essere le prossime vittime.
Per ridurre questo rischio e vivere più tranquilli, la soluzione migliore è sicuramente quella di installare impianti antifurto e sistemi di sicurezza, ma spesso ci si preoccupa inevitabilmente delle spese da sostenere per l’attuazione di tale intervento.
Se anche voi condividete questa preoccupazione, vi interesserà sapere che c’è la possibilità di dimezzare i costi di installazione affidandosi al Bonus Sicurezza 2022, confermato ormai dalla Legge di Bilancio.
Bonus sicurezza 2022: la detrazione fiscale per gli impianti di antifurto
Nonostante il nome, il Bonus Sicurezza 2022 non è altro che una detrazione fiscale del 50% per l’installazione dei sistemi di antifurto, videosorveglianza ed allarmi nelle abitazioni. La detrazione è valida per un tetto massimo di 96.000 euro e consiste in un rimborso in 10 rate annuali, in sede di dichiarazione dei redditi, della metà delle spese sostenute per i lavori di installazione degli impianti di sicurezza.
Inoltre, uno dei vantaggi più grandi è che, a differenza di altri bonus (come il bonus mobili e il bonus elettrodomestici), per usufruire delle agevolazioni descritte in precedenza non è necessario che ci siano interventi di ristrutturazione dell’abitazione in corso d’opera.
Interventi e spese detraibili con il Bonus sicurezza
Vediamo adesso quali sono, nello specifico, gli interventi ai quali è possibile applicare la detrazione fiscale:
- Installazione di impianti di allarme antintrusione e antifurto;
- Installazione di impianti di videosorveglianza professionale a circuito chiuso;
- Installazione di impianti antincendio;
- Installazione di porte blindate;
- Installazione di catenacci;
- Installazione di tapparelle rinforzate e appositi bloccaggi
- installazione di cancellate;
- Installazione di recinzioni;
- Installazione di grate alle finestre;
- Installazione di rilevatori di effrazione, movimento, ecc;
- Installazione di sistemi nebbiogeni;
- Installazione di sistemi di controllo accessi;
- Installazione dispositivi di sicurezza per fughe di gas e allagamenti;
- Installazione di vetri antisfondamento;
- Inserimento di casseforti a muro.
Non sono compresi nel bonus eventuali contratti con servizi di vigilanza e sorveglianza.
Chi può beneficiare del Bonus Sicurezza e come si richiede
Per poter richiedere il Bonus Sicurezza 2022 il proprietario dell’immobile che sarà oggetto degli interventi deve corrispondere ad almeno una delle seguenti categorie:
- contribuente privato soggetto al pagamento dell’imposta sui redditi (IRPEF);
- titolare d’impresa con partita IVA.
Oltre i proprietari dell’immobile, possono usufruire del bonus anche:
- familiari conviventi del proprietario dell’immobile (che in tal caso devono documentare le spese sostenute per gli interventi);
- inquilini in affitto (provvisti della dichiarazione di consenso del proprietario dell’immobile);
- comodatari;
- usufruttuari;
- titolari di un diritto reale di godimento (abitazione, comodato d’uso gratuito, usufrutto);
- soci di cooperative;
- ditte individuali;
- imprese familiari;
- società semplici in nome collettivo;
- società in accomandita semplice.
In ogni caso, chi effettuerà il bonifico dovrà essere lo stesso soggetto che richiederà la detrazione del 50%.
Come richiedere la detrazione
Non è necessario richiedere il Bonus Sicurezza, nel senso che non va presentata alcuna domanda: la detrazione scatta in automatico quando si presenta la dichiarazione dei redditi a patto che siano state rispettate le seguenti specifiche:
- Il pagamento deve essere effettuato con metodo tracciabile (come carta di credito/debito, bancomat, bonifico bancario, ecc);
- Al momento del bonifico, vanno inseriti i dati fondamentali: il codice fiscale del beneficiario del bonus; la partita IVA o codice fiscale di chi si occupa dei lavori; causale del bonifico; numero e data della fattura; importo;
- Nella denuncia dei redditi bisognerà riportare i dati catastali dell’immobile oggetto degli interventi allegando i documenti relativi ai lavori attuati.
Nonostante non sia un procedimento complicato, rivolgersi ad un professionista di settore è sempre la scelta migliore. Se ti trovi sul territorio di Roma e provincia, noi di Multiuser possiamo darti una mano. Da anni esperti nel settore degli impianti antifurto e sistemi di sicurezza, ci occupiamo anche di aiutare i nostri clienti nella fase di documentazione e assicurandoci che rispettino tutti i requisiti per fruire del Bonus Sicurezza.