Perché la ventilazione meccanica controllata è ancora più utile dopo la diffusione del covid (e di qualsiasi altro virus)
L’Istituto Superiore di Sanità già nel 2010 ha istituito il Gruppo di Studio Nazionale sull’inquinamento indoor con l’intento promuovere attività di informazione finalizzate ad evitare i rischi connessi ad errati comportamenti che provocano inquinamento indoor. Le patologie che possono essere associate alle condizioni dell’aria negli ambienti chiusi sono state, di norma, attribuite all’apparato respiratorio, all’apparato cardiovascolare, alla cute, al sistema nervoso e al sistema immunologico. Tuttavia solo con l’arrivo della pandemia da Coronavirus si è generato un vero e proprio focus su questo argomento. Ad oggi, rispetto a qualche anno, fa si sta diffondendo l’importanza di valutare la qualità dell’aria all’interno degli spazi chiusi e di trovare soluzioni per evitare il diffondersi dei patogeni inquinanti come anche i virus. Aprire le finestre per garantire una qualità dell’aria all’interno degli ambienti domestici è una buona soluzione ma non sempre attuabile per mantenere il clima ideale all’interno degli ambienti. Per ottenere un costante ricambio dell’aria, evitare la proliferazione di allergeni e favorire l’eliminazione degli agenti inquinanti sono nati appositamente i sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC).